Ammetto che, prima di arrivare qui a Cork, mi sono messa a cercare su Google tutto ciò che la città ha da offrire e cosa avrei voluto visitare…mi sono ben presto accorta di una cosa: l’English Market appariva ovunque! Quindi, dato che è uno dei simboli della Rebel City, perché non parlarne anche qui su ItalianiCork.com?
L’English Market, come accennato, è una delle attrazioni più visitate di Cork ed è conosciuto in tutto il mondo: questo grande mercato coperto accoglie tra le sue mura moltissimi venditori di qualunque tipo di cibo, dal pesce alle torte.
Situato nel centro di Cork (si affaccia anche su Grand Parade), l’English Market è annoverato tra i migliori mercati d’Europa e, non a caso, addirittura la Regina Elisabetta vi ha fatto tappa insieme al marito Filippo durante il suo tour a Cork nel 2011.
La storia dell’English Market è lunga (nasce infatti nel 1788) ma particolarmente travagliata attorno agli anni ’80 del Novecento, quando il mercato subì due pesanti incendi a distanza di pochi anni (il primo nel 1980 e il secondo nel 1986) che lo costrinsero a sottoporsi a lavori di riparazione e alla perdita di alcune strutture originarie.
Nonostante questi due incidenti, l’English Market si è ripreso alla grande, diventando una delle icone di Cork, visitato ogni giorno da moltissimi turisti alla ricerca del buon cibo: qui si possono trovare le migliori qualità di carne, pesce, frutta e verdura dei dintorni di Cork, pane e dolciumi che catturano l’attenzione sui banchi all’interno del mercato, ma anche olive, formaggi, cibo etnico e molto altro ancora!
Inoltre, al piano superiore del mercato, si trova il famoso Farmgate Cafè che sovrasta dall’alto l’English Market; da provare sia per la vista privilegiata sia per gli ottimi piatti tipici irlandesi.
Se volete fare un giro all’English Market, potete raggiungerlo da uno dei suoi principali ingressi: su Princes Street, Patrick Street o Grand Parade. Inoltre è aperto tutti i giorni tranne la domenica e durante le Bank Holidays…cosa aspettate? Lo consiglio a tutti!
Greta Gontero