Abbiamo incontrato Nicolò, ragazzo italiano che ha deciso di trasferirsi per un breve periodo a Cork, in cerca di un modo per migliorare il suo inglese. Ecco cosa ci siamo detti.
Ciao, parlaci un po’ di te. Da dove vieni, di cosa ti occupi in Italia?
Mi chamo Nicolò Gaiero, ho 28 anni, vivo in Italia in un picolo paese della provincia di Cuneo e mi occupo di controllo qualità presso un’importante ditta locale. Mi piace la musica, la scirttura, il cinema e ovviamente adoro viaggiare.
Cosa ti ha spinto a partire?
Ciò che mi ha spinto a partire è stata la necessità e la voglia di migliorare il mio inglese, sia dal punto di vista personale e soprattutto professionale, in quanto nel mio ambito lavorativo è molto richiesto ed anche dal desiderio di fare una nuova esperienza all’estero.
Come mai hai deciso di venire proprio a Cork?
Come è facile intuire, quando si decide di fare un’esperienza all’estero per imparare l’inglese si pensa subito a mete famose come Inghilterra, per esempio Londra , oppure Stati Uniti, ma i costi come ben sappiamo sono molto elevati. Perciò ho parlato con qualche amico più navigato su esperienze del genere e mi ha suggerito l’Irlanda come meta vicina, altrettanto bella, più accessibile economicamente, ma soprattutto più accogliente. Ed proprio in quest’ultima parola che si nasconde la chiave che ha fatto dell’Irlanda la mia scelta e in particolar modo la scelta giusta. In secondo luogo ancora di più avendo scelto Cork come città, grazie al consiglio diretto di EazyCork. Perchè è proprio l’ospitalità e lo spirito molto socevole degli Irlandesi a Cork che ti permette di ambientarti subito e di poter parlare e la lingua inglese. Questo è assolutamente l’aspetto che mi ha fatto pensare di scegliere Cork ed essere sicuro di aver scelto bene.
Cosa ti piace della città? E cosa non ti piace?
Devo essere onesto, la città al primo impatto può non piacere. Un po’ per colpa del tempo che, come risaputo, in queste zone è prevalentemente piovoso, ma ad ogni modo cambia così rapidamente che é difficile avere lo stesso tempo per una giornata intera, perciò si può dire che, anche se ci si sveglia con la pioggia, può sicuramente spuntare il sole prima di sera, quindi alla fine il tempo diventa superfluo anche per un meteropatico. L’altra ragione è per la mancanza di particolari attrazioni, almeno nel centro città. Ma Cork è una città che si sa fare apprezzare giorno per giorno soprattutto per la sua costante vitalità e la sua incredibile vivibilità. Ebbene si, qui c’è vita e movimento tutti i giorni e tutte le sere, offrendoti tutto lo svago e le comodità di una grande città, il tutto comodamente accesibile come in un piccolo paese e questo non è affatto un aspetto da sottovalutare. Inoltre quello che secondo me contraddistingue Cork anche da le altre grandi città, Dublino compresa, è la simpatia e l’ospitalità dei suoi cittadini. Ne sarete stupiti oltre che contenti.
Cosa consigli a chi, come te, vorrebbe venire per un breve periodo a Cork?
La cosa più importante è la voglia di socializzare, credo sia la chiave per poter entrare a fondo nell’esperienza, renderla più interessante ed ovviamente più utile per imparare e migliorare il proprio inglese, proprio perchè qui a Cork è facile socializzare. Inoltre consiglio assolutamente di visitare le grandi bellezze che la costa Sud-Ovest dell’Irlanda ha da offrire, paesaggi mozzafiato, ottimo pesce e una birra squisita.
Cosa non può mancare nella tua valigia?
Un comodo giubbotto sempre pronto all’uso in caso di vento e pioggia e un copri occhi per dormire. Eh si, gli iralnesi non amano utilizzare taparelle o persiane.
Qual’è per te il simbolo di Cork?
Non vorrei sembrare banale, ma io dico assolutamente il Pub. Credo che il Pub sia il luogo che racchiude lo spirito e il fascino di questo luogo e di questa cultura. Il pub qui non è semplicemente il posto dove si va a bere qualcosa, il pub è il luogo sacro dove la gente si incontra, chiude la routine fuori dalla porta, beve un’ottima birra in compagnia, ascolta buona musica dal vivo e si diverte. Il pub è qualcosa di artistico con i suoi arredamenti, oggetti tradizionali e di qualsiasi tipo, foto, luci. Il Pub è storia, ogni muro e angolo ha qualcosa da raccontare attraverso quadri, fotografie, scritti. Il Pub è musica e la vera musica dal vivo qui non manca ed molto apprezzata. Il Pub è tradizione, per il proprio stile, per il cibo e il bere che offre, per le esibizioni di musica e i balli, sia in programma che improvvisati. Il Pub è dove si percepisce tutto il calore dell’Irlanda e dove si può incontrare e conoscere tantissime persone e quindi esercitare l’inglese in modo interessante e divertente.
Hai visitato anche altre zone dell’Irlanda?
Assolutamente si, in particolar modo la parte Sud-Ovest che è molto affascinante e più accessibile da Cork. Ci sono dei tour molto ben organizzati che ti permettono di visitare anche in giornata attrazioni come le imperdibili Cliffs of Moher, che ovviamente ho visitato e consiglio assolutamente di visitare. Poi sono stato nella penisola di Dingle, altro bellissimo itinerario, tra mille tonalità di verde, spiagge grandissime, scogliere che si affacciano in pieno oceano. Inoltre ci sono diversi castelli, tra i quali il Blarney Castle che, oltre al castello stesso, si può visitare il bellissimo e verde parco naturale che lo circonda. Inoltre armato di mappa, orari dei Bus e voglia di avvantura, ho visitato un sacco di altri posti tra i quali piccoli paesini come Kinsale, Clonakilty, Cobh, la spiaggia di Inchydonay e Garrylucal nalla quale ho scoperto e praticato il Surf. Insomma c’è molto da vedere.
Qual’è il ricordo migliore che porterai a casa?
Il ricordo migliore è in assoluto è la simpatia e lo spirito socievole di ognuna delle tante persone che ho conoscuto qui e poi la vista mozzafiato delle Cliffs of Moher.
ciao… possiedo un bar e una pizzeria in italia e vorrei aprire una pizzeria a cork… vorrei qualche informazione e sopratutto una mano d’aiuto… grazie… aspetto risposte..